La robotica morbida (soft robotics) sta crescendo rapidamente in settori dove finora la robotica tradizionale mostrava limiti evidenti: interazione sicura con gli esseri umani, manipolazione delicata, adattamento all’ambiente e movimenti ispirati alla natura.
Membrane elastiche, camere pneumatiche, geometrie cave e materiali flessibili aprono nuove possibilità, ma introducono anche un’elevata complessità progettuale.
In questo scenario, la stampa 3D diventa uno strumento strategico: consente di realizzare forme non ottenibili con tecniche tradizionali e permette cicli di sviluppo più veloci, affidabili e controllabili. Per applicazioni così avanzate, serve però un partner tecnico che conosca materiali, limiti e opportunità produttive.
Le sfide della robotica morbida: geometrie complesse e alta precisione
Progettare componenti morbidi richiede un equilibrio delicato tra funzionalità, elasticità e precisione dimensionale. Le principali difficoltà includono:
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Realizzazione di strutture cave e canali per l’attuazione pneumatica
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Necessità di pareti sottili ma resistenti
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Ripetibilità tra un prototipo e il successivo
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Interazione rigido–morbido in un unico componente
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Iterazione frequente per testare geometrie, pressioni interne e cicli di utilizzo
Questi elementi rendono le tecniche tradizionali lente, costose e spesso inadatte. La stampa 3D permette invece di affrontare la complessità in modo controllato e ripetibile, riducendo errori e tempi morti.
Perché la stampa 3D è un abilitatore per la robotica morbida
In applicazioni soft robotics, la stampa 3D porta tre vantaggi principali.
1. Elevata libertà geometrica
Camere pneumatiche, canali interni, pattern elastici e strutture bio-ispirate possono essere prodotti senza assemblaggi complessi. Questo riduce i punti di debolezza e aumenta la durata del componente.
2. Iterazione rapida
Ogni nuova geometria può essere testata, modificata e ristampata velocemente. La possibilità di ottenere feedback immediati accelera l’ottimizzazione.
3. Riduzione di sprechi e inefficienze
La produzione additiva permette di creare solo ciò che serve, evitando scarti di materiale e riducendo tempi di lavorazione. Questo si traduce in processi più snelli e prevedibili.
Naturalmente, ogni tecnologia ha limiti specifici (spessore minimo delle pareti, diametri minimi dei canali, anisotropia meccanica), che vanno considerati già in fase di progettazione e design.
Le tecnologie più adatte: MJF e FDM a confronto
Nella robotica morbida spesso è necessario combinare materiali rigidi e flessibili. Le due tecnologie più utilizzate nel settore sono Multi Jet Fusion (MJF) e Fused Deposition Modeling (FDM).
La Multi Jet Fusion (MJF) è molto adatta per parti rigide, precise e funzionali come:
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Alloggiamenti
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Giunti meccanici
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Sedi per sensori
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Strutture portanti.
Il PA12 MJF garantisce ottime proprietà meccaniche, stabilità dimensionale e elevata ripetibilità.
La tecnologia MJF è adeguata per materiali flessibili come il TPU, che è un materiale ideale per:
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Membrane elastiche
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Attuatori pneumatici
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Elementi deformabili
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Zone soft nei gripper.
Anche la tecnologia FDM ( Fused Deposition Modeling ) è comunque valida per questi tipi di materiali e la combinazione delle due tecnologie permette di generare sistemi ibridi che uniscono resistenza e flessibilità.
Materiali avanzati: dal TPU al PA12 per soluzioni soft-rigid
La scelta dei materiali incide sulla durata, sulla risposta elastica e sulla precisione del componente.
Nell’ambito della stampa 3D per robotica morbida, uno dei materiali più usati è il TPU, mentre il PA12 viene usato per la parte rigida:
TPU (Shore 95A)
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Elevata elasticità
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Buona resistenza alla fatica
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Ideale per attuatori con cicli ripetuti
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Buona tenuta pneumatica se stampato con parametri ottimizzati e spessori adeguati.
PA12 (MJF)
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Materiale rigido e leggero
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Elevata precisione
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Buona stabilità meccanica
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Ideale per parti strutturali
La combinazione rigido–morbido permette di progettare sistemi efficienti, riducendo al minimo la complessità degli assemblaggi.
Dal file CAD al componente funzionante: il flusso produttivo NIUO
Per garantire precisione e affidabilità, il processo deve essere chiaro e senza attriti.
Il flusso operativo tipico include:
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Caricamento del file CAD tramite preventivatore online
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Preventivo e analisi preliminare (nota: con HP Multi Jet Fusion il preventivo di Niuo è immediato)
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Confronto tecnico con un operatore reale in caso di criticità
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Ottimizzazione della geometria per ridurre rischi di errore
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Produzione con la tecnologia più adatta
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Controllo dimensionale e verifica qualità
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Consegna rapida e monitorata.
Questo approccio riduce gli errori e favorisce un ciclo di sviluppo più breve e prevedibile.
Errori comuni nella progettazione per robotica morbida (e come evitarli)
Una parte del margine di successo dipende dalla corretta preparazione del file CAD. Gli errori più frequenti sono:
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Pareti troppo sottili che cedono sotto pressione
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Canali pneumatici troppo piccoli o non uniformi
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Geometrie non progettate per la corretta elasticità
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Transizioni rigido–morbido senza raccordi o gradienti
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Sottovalutazione delle forze e dell’usura durante test ripetuti
Correggere questi aspetti in fase di progettazione evita prototipi non funzionanti e accelera l’iter complessivo.
Un caso applicativo: sviluppo rapido di un gripper morbido
Un esempio può essere la realizzazione di un gripper pneumatico per il picking delicato. Un progetto di questo tipo richiede:
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Membrane in TPU per la flessibilità
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Struttura rigida in PA12 per il supporto
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Iterazioni frequenti per ottimizzare la presa
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Test di pressione e cicli di deformazione.
Con la stampa 3D è possibile realizzare più versioni dello stesso gripper in pochi giorni, riducendo i tempi di sviluppo e limitando al minimo gli assemblaggi manuali.
La robotica morbida richiede competenza, materiali adeguati e processi affidabili
La stampa 3D è uno strumento fondamentale per sviluppare soluzioni di robotica morbida performanti, ma richiede competenze specifiche su geometrie, materiali e tecnologie.
Con un approccio progettuale corretto e un partner tecnico affidabile, è possibile ridurre errori, tempi morti e costi, ottenendo componenti flessibili, ripetibili e pronti per test reali.
Prova da subito a progettare i tuoi componenti morbidi con la nostra stampa 3D, grazie al preventivatore online a tua disposizione.