Agricoltura e tecnologia: un binomio che sta crescendo sempre di più. Negli ultimi anni l'agricoltura ha sicuramente preso consapevolezza di come le tecnologie emergenti possano dare un concreto supporto, sia in termini economici che ambientali, per migliorare la produzione e ridurre i costi.
La stampa 3D può davvero fare la differenza in questo settore.
Il costante aggiornamento e progredimento delle tecnologie 3D permettono oggi l'utilizzo di macchinari di grande formato, ragion per cui è possibile stampare parti di grandi dimensioni, ampliando ulteriormente le applicazioni della stampa 3D. Questo, insieme ai software di progettazione CAD a supporto, consentono davvero l’impiego della stampa 3D in un’ampia gamma di settori, permettendo un’effettiva ottimizzazione dei processi industriali convenzionali.
Cosa si può stampare in 3D ai fini dell’agricoltura e silvicoltura?
Innanzitutto la tecnologia FDM è sicuramente il metodo di stampa per larga parte dei macchinari, attrezzi e attrezzature agricole. Alcuni
progetti stampati in 3D riguardano:
- Irrigatori e tubi flessibili per l'irrigazione;
- pezzi di ricambio per macchinari come coclee per mais;
- ingranaggi e attrezzature per l'applicazione delle sementi;
- raccoglitori di frutta e pale.
I vantaggi della stampa 3D in agricoltura
Come prima cosa la stampa 3D è una grande risorsa per i processi di prototipazione ma anche per le produzioni in serie.
Inoltre, la maggior parte dei progetti 3D per l’agricoltura sono realizzati in materiale termoplastico - biodegradabile e riciclabile - e questo consente un’effettiva riduzione degli sprechi inutili generati dalla produzione convenzionale, promuovendo così la sostenibilità.
Questi materiali si caratterizzano inoltre per il loro basso costo e la facilità di utilizzo, grandioso vantaggio che permette la sostituzione di ingranaggi di macchine agricole, o parti di essi, che invece avrebbero costi più cospicui se venissero realizzati tradizionalmente.
Il futuro della stampa 3D nel campo agricolo
Se ad oggi i progetti in 3D possono aiutare a diminuire gli sprechi nella produzione di macchinari e attrezzature per il settore dell’agricoltura e silvicoltura, in futuro la stampa 3D può diventare a sua volta un sottoprodotto dell’attività agricola, o meglio: gli “scarti” agricoli possono dare vita a un nuovo filamento ecofriendly per la stampa 3D. Semi, potature e bucce possono essere trasformati in filamenti plastici, per portare avanti nuovi progetti.