In che modo il tuo laboratorio odontotecnico realizza le impronte delle arcate dentali? Sei ancora legato alla vecchia modalità “analogica” con resine e paste? Le riproduzioni in 3D sono davvero la migliore alternativa in grado di ottimizzare costi e risorse?
Facciamo chiarezza.
Per acquisire l’impronta dentale si può ricorrere a 2 tipologie di lavorazione.
Il metodo tradizionale utilizza la cosiddetta “pasta rosa” - ovvero l’alginato - ed è la pasta più comune impiegata negli studi di odontotecnici e dentisti per ottenere una riproduzione di una o più arcate dentali. Il materiale dopo qualche minuto, indurendosi, è pronto per la seconda fase di lavorazione poiché forma l’esatto negativo dell’arcata dentale.
A questo punto, l’odontotecnico cola nell’impronta il gesso o altri tipi di resine particolari e si ottiene il modello positivo dei denti.
Dopo questo processo si ottiene finalmente la riproduzione dei denti su cui l’odontotecnico può realizzare le migliori soluzioni e trattamenti per il paziente.
Negli ultimi tempi, le nascenti e avanzate soluzioni 3D, hanno portato la maggior parte di laboratori odontotecnici e studi dentistici ad adottare queste nuove tecnologie, grazie alle quali i modelli di arcate dentali vengono realizzati digitalmente attraverso software e scanner intraorali. Nello specifico, lo scanner intraorale è uno strumento alla cui estremità è posto un lettore ottico che permette di rilevare i tessuti.
Si tratta quindi di una riproduzione fedele dei denti del paziente elaborata in modo tridimensionale al computer.
Realizzare un’impronta dentale 3D tramite software CAD presenta numerosi vantaggi. Permette infatti di:
scansionare solo le aree in cui sono realmente presenti i denti, evitando così aree sensibili. In questo modo non si procurano problemi di nausea e sensazioni di soffocamento del paziente;
scansionare fedelmente la bocca del paziente, minimizzando gli errori del processo manuale e garantendo immagini super accurate. Eventuali presenza di bolle d’aria o possibilità di rottura del modello vengono completamente eliminate con la procedura digitale;
ridurre i tempi della seduta, perché a differenza del calco con resina la scansione dura solo pochi secondi e si ottiene sin da subito l’arcata dentale in positivo;
evitare fastidi legati agli strumenti utilizzati: lo scanner intraorale, infatti, ha dimensioni davvero minime.
Una volta ricostruita l’arcata tridimensionale dei denti con software CAD, si procede all’utilizzo di tecnologie della stampa 3D per riprodurre i modelli per allineatori dentali che serviranno successivamente all’odontotecnico per sviluppare le mascherine trasparenti o altri dispositivi tramite processo di termoformatura.
Le tecnologie di stampa 3D hanno di fatto cambiato radicalmente la costruzione di modelli per il settore ortodontico, perché garantiscono un’ottimizzazione dell’intero processo produttivo, riducendo i tempi e i costi della lavorazione tradizionale.
Nello specifico, i service di stampa 3D di Niuo si basano sull’utilizzo del Nylon PA 12, una finissima polvere che durante il processo di stampa si fonde e solidifica realizzando pezzi dalle elevate performance visive, tattili e meccaniche.
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