La stampa 3D ha aperto nuove frontiere nella produzione di componenti elastici e flessibili grazie all'uso dei polimeri flessibili. Questi materiali consentono la creazione di oggetti che possono deformarsi e ripristinare la loro forma originale, aprendo la strada a una vasta gamma di applicazioni in settori come l'industria, la medicina e l'automotive.
Si tratta di materiali che presentano un grado di elasticità che consente loro di deformarsi se sottoposti ad un carico e tornare alla configurazione originale alla rimozione dello stesso. Questa elasticità è legata alla struttura molecolare dei polimeri.
Va da sé che questa caratteristica li rende ideali per la produzione di parti che richiedono una certa flessibilità e adattabilità.
I polimeri flessibili, come i polimeri in genere, sono composti da catene molecolari lunghe legate tra loro, che ne rappresentano le unità strutturali ripetitive. Queste catene sono legate insieme da forze intermolecolari deboli, che consentono al materiale di essere flessibile e deformabile. Quando una forza viene applicata a un oggetto stampato in 3D con un polimero flessibile, le catene molecolari si separano temporaneamente, consentendo all'oggetto di deformarsi.
I polimeri flessibili offrono diversi vantaggi chiave nella stampa 3D:
Elasticità: la capacità di ritorno elastico dei polimeri flessibili li rende ideali per la creazione di guarnizioni, ammortizzatori e componenti che devono sopportare sollecitazioni dinamiche. Ad esempio, nei settori dell'automotive e dell'industria aerospaziale, i polimeri flessibili vengono spesso utilizzati per produrre guarnizioni che sigillano in modo affidabile le giunzioni e resistono alle deformazioni causate dalle variazioni di temperatura e pressione.
Resistenza chimica: molti polimeri flessibili sono resistenti a solventi e sostanze chimiche aggressive, il che li rende adatti per applicazioni industriali e chimiche. Questa resistenza chimica è cruciale in ambienti in cui i materiali potrebbero essere esposti a liquidi corrosivi o agenti chimici aggressivi.
Biocompatibilità: alcuni polimeri flessibili sono anche biocompatibili, consentendo la produzione di dispositivi medici come protesi e ortesi personalizzate. Questi materiali possono essere utilizzati in applicazioni mediche senza causare reazioni avverse nel corpo umano. La biocompatibilità dei polimeri flessibili li rende adatti anche per la creazione di dispositivi di supporto per pazienti, come fasce e tutori.
Tra i più utilizzati per la stampa 3D ci sono il TPE (Elastomero Termoplastico), il TPU (Uretano Termoplastico) e il TPEE (Poliestere Termoplastico Elastomerico).
Noto per la sua eccellente elasticità e resilienza, è ampiamente utilizzato per la produzione
di gusci protettivi, guarnizioni e ammortizzatori. La sua capacità di tornare alla forma
originale dopo la deformazione lo rende ideale per applicazioni in cui è richiesta una forte
resistenza all'usura.
Il TPU è noto per la sua elevata flessibilità e resistenza agli agenti atmosferici. È spesso
utilizzato nella produzione di calzature sportive, custodie per dispositivi e componenti
che devono sopportare sollecitazioni dinamiche. Un materiale estremamente versatile grazie
alla combo elasticità-resistenza.
Il TPEE è apprezzato per la sua resistenza chimica alle alte temperature, insieme alla
flessibilità. È utilizzato in applicazioni che richiedono una maggiore resistenza agli agenti
chimici, come tubi flessibili per sostanze chimiche aggressive o componenti resistenti
al calore per l'industria.
I polimeri flessibili trovano ampie applicazioni in vari settori:
Industria Automobilistica: sono utilizzati per produrre guarnizioni, sospensioni e pneumatici flessibili. Le guarnizioni in polimeri flessibili sono essenziali per garantire la tenuta stagna in veicoli e motori, contribuendo a evitare perdite di fluidi e garantendo un funzionamento affidabile.
Settore Medico: trovano impiego nella creazione di protesi, dispositivi di assistenza respiratoria e dispositivi di supporto per pazienti. La capacità dei polimeri flessibili di adattarsi alla forma del corpo li rende ideali per la produzione di protesi personalizzate, garantendo un comfort e una funzionalità ottimali per i pazienti.
Industria Aerospaziale: sono usati per componenti che richiedono una certa flessibilità e resistenza alle vibrazioni. Nell'industria aerospaziale, dove l'affidabilità è fondamentale, i polimeri flessibili sono utilizzati per creare componenti che possono sopportare gli stress meccanici associati al volo e alle condizioni ambientali estreme.